Nei momenti di grande compassione, di Agnese Gatto.

Nei momenti di grande compassione respiro sincronicamente con mia madre terra,cammino per giornate intere senza tregua,inghiotto la fame e la sete,dimentico di piangere se ho sabbia e fango e terra addosso,e urine,e sangue di reduce dei tempi pleonastici e ipocriti dei senza guerra;mi specchio poi nell’ombra,di te unica compagna,ombra, se non ho paura della sera,e che paura mai posso avere, se i muscoli e la fibra muovono le membra? Nei momenti di compassione,e grande compassione, rileggo e vivo te,e te,e te ancora,e ancora te- sei te che sei il senza nome -.Rileggo e ripasso,e sempre lo faccio, le pagine scritte di un diario,non sai se detto,vissuto o compianto o mai dettato.Ti vedo scorrere tempo, e sei autoritratto ,di una ,e mia,e infinite vite con la tua.E ti ritrovo tempo, piccoli sorrisi anche,e i tuoi ricordi degli angeli,con i tuoi cari anche,lasciati altrove,in terra,in mare,non sai neppure dove.

Si è sempre di passaggio poi,un déjà vu

e si fa sera.

(Agnese Gatto)

(foto di Agnese Gatto, Perugia)